Il sociologo al Lavoro

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 La ricerca sociologica

Nella ricerca sociologica ci sono:

    -il “ricercatore”, ovvero il “professionista” che possiede gli strumenti teorici e pratici per condurre l’indagine. 

    -il committente, ovvero la persona o l’ente che patrocina e finanzia la ricerca 

Si è creata una nuova immagine del ricercatore: non più un tecnico ben preparato che si comporta in modo "neutro" e impersonale, come se non fosse dotato di una sua soggettività, bensì una mente creativa e coinvolta nel proprio lavoro, consapevole di avere un proprio punto di vista, propri orientamenti ideologici e perfino pregiudizi.

Il principale ente promotore di ricerca pura è l’università. La ricerca universitaria non ha immediate applicazioni pratiche, ma nasce dal dibattito teorico allo scopo di approfondire la conoscenza di fenomeni sociali emergenti o di verificare determinate ipotesi.

Gli interessi e gli obiettivi del committente possono orientare la ricerca in una direzione piuttosto che in un'altra.

L'oggetto della ricerca

Il fenomeno osservato la  ricerca:  può trattarsi di  un  fatto  o  di  un  problema che  coinvolge la società o una parte di essa (es. pregiudizio o devianze), di un processo sociale (es. urbanizzazione) o di un'entità collettiva (es. borghesia), ma, in ultima analisi, è riconducibile a soggetti umani che interagiscono e danno significato al loro agire.

Gli scopi della ricerca

In linea generale, il fine di un'indagine sociologica quello di approfondire la conoscenza di fenomeni sociali nuovi oppure poco chiari, per la cui comprensione non bastano i riferimenti teorici esistenti ma si rende necessaria un'apposita indagine.

3 scopi principali

1.Descrivere un fenomeno sociale nuovo considerato rilevante e perciò meritevole di indagine.
In questi casi, la ricerca perviene a una fotografia della realtà e consente di avanzare un'idea precisa di fatti e processi sociali contemporanei, con abbondanza di dati numerici, tabelle, grafici, statistiche, che permettono di andare oltre le semplificazioni dei mass media o le conoscenze del senso comune.

2.Rispondere a interrogativi che sorgono dall'analisi dei fatti e dei comportamenti sociali. Questi interrogativi possono essere stimolati anche dalla ricerca stessa. 
In questi casi, la ricerca propone delle spiegazioni della realtà esaminata .-> (Nascono domande dalla ricerca.)

3.Individuare correlazioni, ossia variazioni concomitanti, tra diversi fenomeni sociali, e approfondirli allo scopo di stabilire eventuali rapporti di causa-effetto tra di loro. In questi casi la ricerca, oltre a confermare o smentire un nesso causa-effetto tra 2 eventi, consente anche di fare delle previsioni sulla realtà sociale futura.

Fasi della ricerca

In ogni indagine sociologica si possono distinguere due fasi: 

-la fase ideativa, che comprende la scelta del problema su cui sarà condotta l’indagine, la definizione delle ipotesi e la formulazione del disegno della ricerca; 

-la fase di attività pratica, che coincide con la vera e propria indagine empirica e comprende la raccolta dei dati secondo le tecniche prescelte dal ricercatore, l’analisi dei dati e l’interpretazione dei risultati. 

Le fasi della ricerca sono tutte necessarie e collegate tra loro secondo un movimento circolare, come risulta dallo schema alla pagina seguente; teoricamente, la ricerca non ha mai fine, perché dall’interpretazione dei risultati può nascere lo stimolo per una nuova ricerca.

Fase ideativa:

Innanzitutto lo studioso deve scegliere il problema su cui indagare e vagliare attentamente tutta la letteratura scientifica disponibile sull’argomento, al fine di valutare lo stato delle conoscenze, evitare di concentrarsi su aspetti già indagati da altri e individuare con maggiore precisione il focus dell’indagine.

Successivamente c'è la formulazione dell'ipotesi, che consiste in un'affermazione, formulata dal ricercatore, da verificare con la ricerca stessa. 

-L'ipotesi si dice monovariata quando riguarda una sola variabile, di cui considera la distribuzione di frequenza, cioè il numero di volte in cui compare  all'interno di un campione di popolazione o altri parametri statistici.

-L'ipotesi si dice invece multivariata o relazionale quando pone un rapporto tra due o più variabili, che la ricerca dovrà verificare.

L'ultimo passo della fase teorica rappresentato dalla formulazione del disegno di ricerca, ovvero il momento in cui il ricercatore decide il metodo adeguato a raggiungere gli scopi che si prefisso e stabilisce l'ampiezza dell'unità di analisi.

Fase di attività pratica:

Il passo successivo alla formulazione del disegno di ricerca è il vero e proprio lavoro sul campo. Per raccogliere i dati necessari a verificare le ipotesi formulate, il sociologo ha a disposizione numerose tecniche di indagine: fra le più utilizzate ricordiamo i diversi tipi di osservazione, i metodi di inchiesta (intervista e questionario strutturati), l’intervista libera, le storie di vita, l’analisi dei documenti (di cui, come già detto, parleremo fra poco). 

Successivamente queste informazione devono essere elaborate e sistemate in modo da rendere possibile la verifica delle ipotesi  iniziali . 
Questa elaborazione avviene attraverso l’uso delle tecniche statistiche  d i trattamento dei dati e grazie all’apporto ormai indispensabile di strumenti informatici, quali fogli elettronici di calcolo, database, software grafici ecc. 

L’ultimo passo della ricerca è quello dell’interpretazione dei risultati, che permette di controllare se e in quale misura le ipotesi iniziali sono state verificate.

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