Saskia Sassen è una sociologa statunitense di origine olandese. I suoi studi si concentrano su globalizzazione, processi transnazionali e ruolo delle città nel mondo contemporaneo.

Cities in the World Economy ,sviluppa l'innovativo concetto teorico di "città globale", inaugurando un nuovo filone di studi.

La globalizzazione dell'economia, accompagnata dall'emergere di una cultura a sua volta globale, ha profondamente alterato il tessuto sociale, economico e politico non solo degli Stati-nazione ma anche delle città stesse. L'autrice sottolinea come i contesti urbani lungi dall'essere superati per l'avvento di tecnologie e modalità di lavoro telematiche, siano ancora al centro degli scambi economici e culturali, seppure con aspetti del tutto diversi dal passato.

La fine delle città?

Alla fine del 20' secolo gli sviluppi nella telecomunicazione hanno portato all'accesa delle industrie delle informazioni. Analisti e politici hanno dichiarato la fine delle città come entità economiche.
Con il trasferimento su larga scala di uffici e delle fabbriche in aree meno congestionate e meno costose delle città centrali, i posti di lavoro computerizzati possono essere situati ovunque.

Ma le città sono veramente diventate obsolete?

Accanto alla dispersione delle attività economiche stiamo assistendo alla crescita di nuove forme di centralizzazione territoriale nelle operazioni di gestione e controllo di alto livello.

I mercati nazionali e globali richiedono luoghi centrali dove il lavoro di gestione dei sistemi globali viene svolto. (per esempio le industrie dell'informazione come la televisione ha bisogno per funzionare reti materiali fatte di cavi, antenne, ecc.)

Inoltre, le industrie dell'informazione richiedono una vasta infrastruttura fisica contenente nodi strategici con un'iperconcentrazione di strutture. Infine, anche le industrie dell'informazione più avanzate hanno un processo di produzione che è in parte legato al luogo.

Un esame dettagliato delle attività, delle imprese, dei mercati e delle infrastrutture fisiche coinvolte nella globalizzazione, e concentrate nelle città, ci permette di vedere il reale ruolo giocato dalle città in un'economia globale.

Così, quando le telecomunicazioni sono state introdotte su larga scala in tutte le industrie avanzate negli anni '80, abbiamo visto i distretti commerciali centrali delle principali città e centri d'affari internazionali del mondo raggiungere la loro più alta densità di aziende di sempre. Questa esplosione del numero di imprese situate nei centri delle grandi città negli anni '80 e '90 va contro ciò che ci si sarebbe dovuto aspettare secondo i modelli che enfatizzano la dispersione territoriale





1. è sufficiente utilizzare il concetto di "economia dell'informazione" per descrivere l'economia globalizzata?

b. Sì, perché è stata proprio la crescita di quel settore a permettere i recenti sviluppi economici


2 Secondo l'autrice i centri urbani oggi:

d. nonostante i cambiamenti svolgono sempre un ruolo essenziale, anche se si tende a trascurare questo aspetto


3 Perché oggi non si ha un'immagine precisa del ruolo delle grandi città?

a. Perché sottolineando solo l'aspetto innovativo dell'informazione se ne ignora la dimensione concreta e spaziale


Analizzare e interpretare


4 Qual è la tesi principale sostenuta nel brano e a quale idea si contrappone? Rispondi con un testo di massimo

IO righe, organizzato per punti.

Alla fine del 20' secolo gli sviluppi nella telecomunicazione hanno portato all'accesa delle industrie delle informazioni. Analisti e politici hanno dichiarato la fine delle città come entità economiche.
Con il trasferimento su larga scala di uffici e delle fabbriche in aree meno congestionate e meno costose delle città centrali, i posti di lavoro computerizzati possono essere situati ovunque. Ma secondo l'autrice le città svolgono sempre un ruolo essenziale. Secondo l'autrice si recuperano le condizioni materiali, i luoghi di produzione e la delimitazione dei luoghi che sono anche parte della globalizzazione e dell'economia dell'informazione.Così, quando le telecomunicazioni sono state introdotte su larga scala in tutte le industrie avanzate negli anni '80, abbiamo visto i distretti commerciali centrali delle principali città e centri d'affari internazionali del mondo raggiungere la loro più alta densità di aziende di sempre


5 Il ruolo della città è cambiato secondo l'autrice? In che modo?

Accanto alla dispersione delle attività economiche stiamo assistendo alla crescita di nuove forme di centralizzazione territoriale nelle operazioni di gestione e controllo di alto livello.

I mercati nazionali e globali richiedono luoghi centrali dove il lavoro di gestione dei sistemi globali viene svolto. (per esempio le industrie dell'informazione come la televisione ha bisogno per funzionare reti materiali fatte di cavi, antenne, ecc.)


6 Secondo te perché l'autrice sostiene sia importante non distorcere «il ruolo svolto dalle grandi città nell'attuale fase della globalizzazione economica»? Che significato può avere questo desiderio di mostrare la reale importanza delle città?

Le grandi aree urbane tecnologicamente avanzate definivano il mondo moderno. Creano posti di lavoro e incoraggiano lo sviluppo di nuove attività economiche.


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